Martedì 9 agosto, l’Associazione di volontariato “InHoltre” ha presentato la sua Settima Serata di Solidarietà, dal titolo “La disabilità… in piazza”, un evento che ormai è diventato un’importante tradizione, che si rinnova di anno in anno grazie soprattutto alla fiducia dei tanti che hanno creduto e che continuano a credere nel valore dei fini che la Serata persegue. Il primo proposito è la raccolta di fondi per finanziare i numerosi progetti realizzati da “InHoltre”, tutti destinati al sostegno, alla valorizzazione e all’integrazione delle persone con disabilità, attraverso il servizio di trasporto verso i centri di riabilitazione o per visite specialistiche per persone in carrozzella. Nel corso della serata, i presenti hanno potuto dare un loro contributo partecipando alla pesca di beneficienza e degustando gli invitanti panini preparati dai volontari dell’Associazione. Ma l’impegno che l’Associazione dedica per la realizzazione di questa serata non è finalizzato alla sola raccolta di fondi, bensì anche al perseguimento di un obiettivo ben più importante: l’abbattimento di quelle barriere culturali e mentali che confinano la disabilità in un mondo isolato e, preferibilmente, lontano. Il modo più semplice per abbattere tali barriere è parlare di disabilità, mettendo appunto “La disabilità… in piazza”. A tal fine, nel corso della Serata, due ospiti speciali, hanno raccontato la loro esperienza: Roberta Cogliandro, campionessa italiana dei 50 metri stile libero e Giusy Versace, campionessa italiana nei 100 metri piani, giovani promesse dello sport che, a causa di un incidente, hanno perso l’uso delle gambe. Le atlete sono state accompagnate da Titti Vinci, Presidente Regionale del Comitato Paralimpico Calabrese. Sul palco non abbiamo visto due timide e tristi ragazze che si piangevano addosso barcamenandosi con le loro stampelle. Sul palco sono salite due belle e forti ragazze che a testa alta hanno condiviso la loro storia, mostrando coraggio e ambizione nel raggiungimento dei loro obiettivi, facendo vedere quell’iniziativa e quella voglia di andare avanti che paradossalmente molte volte manca a noi persone “normali”. Sul palco non abbiamo visto due disabili; sul palco, prima di tutto, abbiamo visto due persone, due persone talmente speciali che sono riuscite a fare della loro difficoltà/disabilità un punto di forza. Un mondo non da “scansare”, bensì da “incontrare”, per trarre quegli insegnamenti che consentono un arricchimento personale. In questo modo l’Associazione di Volontariato InHoltre cerca di abbattere le barriere mentali nei confronti della disabilità: parlandone e facendo vedere che disabilità non è sinonimo di limite, bensì, in casi speciali, può essere sinonimo di possibilità. “InHoltre” tenta di farlo ogni anno in occasione della Serata di Solidarietà, invitando ospiti speciali (la scorsa edizione è stata ospite la ballerina Simona Atzori), allestendo stand con foto a testimonianza degli attimi di vita dei ragazzi con disabilità dell’Associazione. Sensibilizzare quanta più gente possibile alla partecipazione, parlare ai giovani e avvicinandoli al mondo della disabilità, far crescere la cultura della solidarietà. Perché nessuno debba sentirsi escluso. Mai.
Associazione di Volontariato InHoltre