VIII° STAZIONE
Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce
“Domani è il mio primo giorno da volontario, sono un po’ confuso, emozionato è la prima volta che vivo questa grande esperienza. Inizio un nuovo cammino, non più solitario ma compagno di viaggio. Vorrei un giorno essere da esempio, punto di riferimento, per tanti giovani che, a volte sprecano il loro tempo prezioso emarginandosi, vivendo la propria esistenza nella più profonda solitudine pur essendo, con il mouse in mano, a contatto con il mondo intero.
Non so come comportarmi, mi hanno spiegato che bisogna essere se stessi, normali come nella vita di tutti i giorni.”
Ne è passato di tempo da allora, giorno dopo giorno sono cresciuto mi sono formato.
Non è facile essere volontario, bisogna crederci perché nessuno ti obbliga a farlo, lo fai perché lo hai scelto tu, liberamente, disinteressatamente. Stare accanto, a chi è meno fortunato di te, farsi un po’ carico della loro sofferenza, diventare amico, confidente, non è facile, ma piano piano ci sono riuscito. Ne ho vissute di esperienze dure, dolorose, insieme a chi tendeva la mano alla ricerca di un appoggio che, spesso, non trovava. Tante volte mi è capitato di leggere dentro quegli occhi la disperazione, lo sconforto, la solitudine. Quando si convive con la sofferenza spesso si rimane da soli. Solo chi ha fede riesce a trovare nel buio della propria esistenza un barlume, l’unico punto di riferimento capace di alleviare la sofferenza ed avere la consapevolezza di non essere solo.
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