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Ogni individuo sia valorizzato in quanto persona e non per quello che produce

giovedì 3 gennaio 2013

REGALO DI NATALE

Il bimbo, il campione e una gamba per correre: che bel Natale per Rio

Rio e il suo regalo di Natale è l’immagine che spiega più mille parole la Paralimpiade e quanto sia importante. Rio e il suo sorriso quando scarta il pacco sotto l’albero illuminato spazzano via ogni dubbio e mille discussioni su quello che lo sport paralimpico riesce a dare in termine di speranza, divertimento, gioia. La sua è stata la storia di Natale dei sei quotidiani più letti in Gran Bretagna, ma ha un sapore universale.
La racconto nel giorno in cui il Corriere della Sera in edicola dedica un largo spazio alla celebrazione dei Giochi Paralimpici, evento sportivo fra i più grandi del 2012, il secondo come numeri dietro l’Olimpiade. La gioia che Rio esprime nelle foto riprese dal profilo di facebook che i genitori gli hanno dedicato potrebbe bastare da sola.
Rio ha quattro anni. Aveva 14 mesi quando gli è stata amputata sopra il ginocchio la gamba destra. Lo scelsero i suoi genitori, Trevor e Juliette, dopo che Rio era nato con una rarissima sindrome (uno su un milione), l’aplasia tibiale,  con la gamba sviluppata senza tibia, ginocchio e caviglia. Ha sempre usato una protesi rigida, che però non gli permetteva di correre. “Questa estate ha passato tanto tempo a vedere la Paralimpiade e i campioni con le ‘gambe speciali’, come le chiama lui”, racconta la mamma. Fra questi vi era è Jonnie Peacock, diciannovenne idolo di casa: prima dello starter della finale dei 100 metri T43-44 (amputati a una o entrambe le gambe sotto il ginocchio), quelli dove lui ha vinto con record del mondo e Oscar Pistorius è finito quarto, per capirsi, c’erano 80 mila persone allo Stadio Olimpico a urlare il suo nome.
Jonnie ha saputo la storia di Rio e lo ha incontrato. Ha messo in contatto Trevor, che fa l’idraulico, e Juliette con una clinica che lavora sulle protesi. La Dorset Orthopaedic si è offerta di aiutarli gratuitamente con una gamba da corsa per Rio del valore di circa 4000 sterline. Un Babbo Natale è andato a casa sua con un pacco strano: c’era una lama in fibra di carbonio decorata con il suo personaggio preferito della tv, il pompiere Sam.
“Mi piace molto la mia gamba ‘speciale’. Ora posso fare un sacco di cose che mai avevo fatto prima”. Per Rio il regalo di Natale più bello, come conferma la mamma: “Sì, un sogno che diventa realtà. Dopo che le aveva provate non smetteva di saltare e correre. Aveva partecipato a piccole gare alla scuola materna e lì avevamo visto quanto gli piaceva correre, pur con le difficoltà delle protesi che aveva prima. Ora non si riesce a fermare. Ama la Paralimpiade e, anche se ha solo quattro anni, penso che ci arriverà”. Dato il ritmo di crescita, ogni 6/9 mesi dovranno essere cambiate. Questo comporterà una spesa ci circa 2500 sterline, che i genitori stanno cominciando a raccogliere.
Rio ha visto Jonnie a Londra 2012 e ha avuto voglia di correre. Jonnie ha incontrato Rio e gli ha cambiato la vita. E’ la Paralimpiade. Il resto, con polemiche che ancora qualcuno alimenta, sono parole. Quasi sempre vuote.
Rio con la sua protesi

Tratto da InVisibili.corriere.it

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