Il bimbo, il campione e una gamba per correre: che bel Natale per Rio
Rio e il suo regalo di Natale è l’immagine che spiega più
mille parole la Paralimpiade e quanto sia importante. Rio e il suo
sorriso quando scarta il pacco sotto l’albero illuminato spazzano via
ogni dubbio e mille discussioni su quello che lo sport paralimpico
riesce a dare in termine di speranza, divertimento, gioia. La sua è
stata la storia di Natale dei sei quotidiani più letti in Gran Bretagna, ma ha un sapore universale.
La racconto nel giorno in cui il Corriere della Sera in edicola
dedica un largo spazio alla celebrazione dei Giochi Paralimpici, evento
sportivo fra i più grandi del 2012, il secondo come numeri dietro
l’Olimpiade. La gioia che Rio esprime nelle foto riprese dal profilo di facebook che i genitori gli hanno dedicato potrebbe bastare da sola.
Rio ha quattro anni. Aveva 14 mesi quando gli è stata amputata sopra
il ginocchio la gamba destra. Lo scelsero i suoi genitori, Trevor e
Juliette, dopo che Rio era nato con una rarissima sindrome (uno su un
milione), l’aplasia tibiale, con la gamba sviluppata senza tibia,
ginocchio e caviglia. Ha sempre usato una protesi rigida, che però non
gli permetteva di correre. “Questa estate ha passato tanto tempo a
vedere la Paralimpiade e i campioni con le ‘gambe speciali’, come le
chiama lui”, racconta la mamma. Fra questi vi era è Jonnie Peacock,
diciannovenne idolo di casa: prima dello starter della finale dei 100 metri T43-44
(amputati a una o entrambe le gambe sotto il ginocchio), quelli dove
lui ha vinto con record del mondo e Oscar Pistorius è finito quarto, per
capirsi, c’erano 80 mila persone allo Stadio Olimpico a urlare il suo
nome.
Jonnie ha saputo la storia di Rio e lo ha incontrato. Ha messo in
contatto Trevor, che fa l’idraulico, e Juliette con una clinica che
lavora sulle protesi. La Dorset Orthopaedic si è offerta di aiutarli
gratuitamente con una gamba da corsa per Rio del valore di circa 4000
sterline. Un Babbo Natale è andato a casa sua con un pacco strano: c’era
una lama in fibra di carbonio decorata con il suo personaggio preferito
della tv, il pompiere Sam.
“Mi piace molto la mia gamba ‘speciale’. Ora posso fare un sacco di
cose che mai avevo fatto prima”. Per Rio il regalo di Natale più bello,
come conferma la mamma: “Sì, un sogno che diventa realtà. Dopo che le
aveva provate non smetteva di saltare e correre. Aveva partecipato a
piccole gare alla scuola materna e lì avevamo visto quanto gli piaceva
correre, pur con le difficoltà delle protesi che aveva prima. Ora non si
riesce a fermare. Ama la Paralimpiade e, anche se ha solo quattro anni,
penso che ci arriverà”. Dato il ritmo di crescita, ogni 6/9 mesi
dovranno essere cambiate. Questo comporterà una spesa ci circa 2500
sterline, che i genitori stanno cominciando a raccogliere.
Rio ha visto Jonnie a Londra 2012 e ha avuto voglia di correre.
Jonnie ha incontrato Rio e gli ha cambiato la vita. E’ la Paralimpiade.
Il resto, con polemiche che ancora qualcuno alimenta, sono parole. Quasi
sempre vuote.Rio con la sua protesi |
Tratto da InVisibili.corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento