Diverse abilità, pari opportunità
èHotel Reggio Calabria 5 e 6 giugno 2010
Si sono concluse le due giornate organizzate dalla rete tematica Disabilità costituita presso il Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria. Due momenti importanti, dal convegno presso l’èHotel alla sfilata lungo il Corso Garibaldi, che hanno avuto lo scopo di lasciare un messaggio importante a coloro che vi hanno partecipato ma anche, e soprattutto, alle persone estranee, a coloro che non conoscono il significato del termine DISABILITA’, un mondo, sconosciuto pieno di difficoltà che giornalmente deve affrontare chi si trova a convivere con la diversità, prima fra tutte l’emarginazione. Quello che si cerca di promuovere è una cultura della disabilità, un cercare di far comprendere a tutti che le persone con disabilità non hanno bisogno di compassione ma di un rispetto dei propri diritti e della propria dignità. È per questo motivo che è nata la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, illustrata in maniera esauriente dal membro dell’Esecutivo mondiale del DPI (Disabled People’s International), Giampiero Griffo. Una descrizione che ha messo in luce il passaggio da un Riconoscimento dei Bisogni delle persone con disabilità al Riconoscimento dei diritti umani. In essa, infatti, non si parla di distinzione tra diversi gradi di disabilità, ma dei principi che valgono per tutti gli altri cittadini, ovvero il rispetto per la dignità e l’autonomia, la partecipazione e l’inclusione nella società, la non discriminazione, il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana, la parità di opportunità, l’accessibilità, la parità dei sessi. A tal fine gli Stati devono adottare tutti i provvedimenti appropriati per garantire uguale protezione e uguale beneficio della legge, uguale protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne sia il fondamento, fornendo accomodamenti ragionevoli e misure specifiche che sono necessarie ad accelerare o conseguire l’uguaglianza delle persone con disabilità. Compito di tutti è quello di trasformare la visione sociale delle persone con disabilità: tutta la società è responsabile di intervenire per garantire il rispetto dei diritti umani, di prevenire la discriminazione eliminando le barriere e gli ostacoli. Si deve quindi promuovere una politica di INCLUSIONE, eliminando l’impoverimento sociale ed esaltando la valorizzazione della disabilità. L’inclusione è infatti una convenienza economica e politica per lo Stato, è un concetto il cui la persona con disabilità è parte integrante della società. Per questo motivo come conclusione del convegno si è scelta la manifestazione “In cammino con i diritti” alla quale hanno partecipato le organizzazioni di volontariato e le famiglie delle persone con disabilità che ogni giorno sono a contatto diretto con la diversità. Una “passeggiata” che ha avuto lo scopo di far conoscere a tutti la disabilità, cercando di sensibilizzare la cittadinanza su un tema che è sempre più indifferente, a dar voce a chi non ha voce, a coloro che hanno bisogno di sentirsi uguali agli altri affermando i propri diritti come “persone”.
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