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sabato 27 aprile 2019

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lunedì 8 aprile 2019

Bebe Vio: chi è, età, malattia, carriera e vittorie dell’atleta azzurra


Una delle atlete più conosciute e amate del panorama sportivo italiano. Grazie al suo grande carattere e alla sua determinazione è riuscita ad ottenere tantissimi riconoscimenti e a conquistare moltissime medaglie.

Bebe Vio, il cui nome completo è Maria Beatrice Vio, nasce il 4 marzo del 1997 a Venezia, seconda di tre fratelli. All'età di cinque anni inizia a praticare la scherma, sport che ben presto si trasforma in una grande passione. Nel mese di novembre del 2008, quando frequenta le scuole medie della sua città, Mogliano Veneto, in provincia di Treviso,
La malattia
Bebe Vio viene ricoverata improvvisamente in ospedale a causa dell'acutizzarsi della cefalea e della febbre di cui soffre da qualche giorno. I dottori che la prendono in cura, immaginando di avere a che fare con un caso di sepsi da meningite, decidono di ricoverarla nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell'ospedale di Padova. Qui però Bebe arriva quando è già in condizioni gravi.
Nel nosocomio della città euganea i medici si rendono conto di trovarsi davanti a un episodio di meningite da meningococco di gruppo C. In provincia di Treviso nei mesi precedenti esso aveva assunto le dimensioni di una vera e propria epidemia - nonostante ciò Beatrice Vio e i suoi coetanei non erano stati sottoposti alle vaccinazioni contro la meningite eseguite nel 2007 nella zona, in quanto tale campagna era stata destinata unicamente ai bambini di età minore.
La meningite
La forma di meningite contro la quale deve lottare la ragazzina veneta è acuta e rapida. E' per questo che a pochi giorni di distanza dalla manifestazione dei primi sintomi Beatrice è in bilico tra la vita e la morte. Durante i primi giorni di ricovero in ospedale, Bebe Vio è vittima di una crisi settica per colpa della quale ha alcune emorragie interne.
I dottori, nel tentativo di salvarle la vita, prendono la decisione di amputarle le gambe, da sotto le ginocchia. Oltre alle gambe si rende necessaria l'amputazione di entrambe gli avambracci. Con il passare delle settimane le condizioni della ragazza diventano più stabili, pur permanendo serie: saranno in tutto più di cento i giorni passati in ospedale tra il reparto di terapia intensiva e quello di chirurgia plastica.
La meningite lascia sul fisico di Bebe Vio tracce profonde. Non solo le amputazioni degli arti, ma anche molte cicatrici distribuite sul volto e su numerose altre parti del corpo.
Una seconda vita per Bebe Vio
Una volta dimessa dall'ospedale, la ragazza lascia Padova e torna a Mogliano Veneto, dove ricomincia a frequentare la scuola. Avvia la riabilitazione che le è indispensabile, a Budrio, presso il Centro Protesi dell'Inail.
Dopo essersi ristabilita, decide di non tornare a tirare di scherma ma si dedica per un periodo all'equitazione. Ben presto, però, sente il richiamo della pedana, e con l'aiuto dei tecnici delle protesi, dei suoi insegnanti e della sua famiglia, Bebe Vio ricomincia a usare il fioretto.
Negli anni successivi alla malattia Bebe si sposta su una sedia a rotelle, aspettando che vengano sviluppate e realizzate delle protesi che le consentano di muoversi in maniera più disinvolta e con una maggiore libertà. Nel frattempo i suoi genitori danno vita a un'organizzazione non a scopo di lucro, l'Art4sport, pensata per fornire ai bambini che usano protesi di arto, un supporto per integrarsi nel tessuto sociale tramite l'attività sportiva.
Gli anni 2010
Nei primi mesi del 2010 Beatrice Vio riceve le protesi per tirare di scherma, messe a punto dal Centro Protesi di Budrio in collaborazione con il Comitato Paralimpico Italiano. Può, così, fare le prime prove sulla sedia a rotelle. Quell'anno prende parte alla Family Run della maratona di Venezia: nell'occasione, la sua sedia a rotelle viene spinta da Oscar Pistorious, atleta sudafricano paralimpico, simbolo internazionale, ancora non protagonista delle vicende di cronaca nera che lo tormenteranno in seguito.
Successivamente Bebe si allena tra Padova, Bologna e Roma, ricevendo il sostegno di Fabio Giovannini e del polacco Ryszard Zub, due degli allenatori di scherma più famosi al mondo. Viene seguita anche da Alice Esposito e Federica Bertone, le due insegnanti della Scherma Mogliano che si occupavano di lei già prima che venisse colpita dalla meningite.
Più tardi Beatrice diventa la prima atleta di tutto il continente europeo con il braccio armato protesizzato. Desiderosa di prendere parte alle Paralimpiadi di Londra 2012, sceglie di rinunciare all'idea prematura, su consiglio dei suoi allenatori e dei suoi genitori, ma non si arrende. Nella capitale britannica, infatti, è tedofora e porta la fiaccola olimpica in occasione della giornata di inaugurazione della manifestazione, in rappresentanza dei paralimpici del futuro.
I successi sportivi
Nel 2012 e nel 2013 la ragazza si aggiudica il primo posto individuale ai campionati italiani di categoria B. Dopo aver conquistato il torneo di Montreal e quello di Lonato, sale per due volte sul podio in Coppa del Mondo. Seconda ai campionati mondiali under 17 disputatisi in Polonia, a Varsavia, nel 2014 vince gli Europei sia nel torneo individuale che in quello a squadre, ripetendo il successo l'anno dopo ai Mondiali in Ungheria.
Sempre nel 2015 Bebe Vio pubblica "Mi hanno regalato un sogno: La scherma, lo spritz e le Paralimpiadi", libro edito da Rizzoli che contiene le prefazioni scritte dal presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli e da Jovanotti.
Bebe Vio campionessa paralimpica
Alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, proprio nello stesso giorno in cui Alessandro Zanardi all'età di quarantanove anni conquista il suo terzo oro paralimpico, Bebe Vio sale sul gradino più alto del podio nella competizione di fioretto, battendo per 15 a 7 in finale una delle favorite, la cinese Jingjing Zhou.
Arriva al successo dopo avere conquistato tutti e cinque gli incontri del girone A per 5 a 0, impresa di cui nessun'altra schermitrice è stata capace. Nel suo percorso ha battuto anche la polacca Marta Makowska per 15 a 6 nei quarti di finale e la cinese Yao Fang, addirittura per 15 a 1 in semifinale (un risultato ancora più clamoroso se si pensa che l'asiatica era una delle candidate più accreditate per la vittoria finale).
Oltre la scherma
Le sue caratteristiche sono quelle di un carattere sempre positivo, grande determinazione, grinta e anche simpatia. Bebe Vio è diventata così anche un personaggio mediatico, capace di sfruttare la sua immagine per dare visibilità alle cause che sostiene. Oltre alla scherma tiene incontri motivazionali in tutta Italia.
Dopo aver posato per una campagna a sostegno della vaccinazione contro la meningite realizzata dalla fotografa Anne Geddes a ottobre 2016 Bebe è chiamata a far parte della delegazione italiana che partecipa alla cena di Stato tra il premier italiano Matteo Renzi e Barack Obama, alla Casa Bianca.
E' possibile seguirla sul suo account Instagram @bebe_vio, oppure sul suo sito www.art4sport.org.
Nel febbraio 2017 riceve il Laureus Award 2017, il riconoscimento più importante come miglior atleta con disabilità dell'anno precedente.

martedì 2 aprile 2019

Giornata Mondiale per l'Autismo, i monumenti si tingono di blu: le iniziative del 2019


Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale per l'Autismo. Indetta dall'Onu nel 2008, questa ricorrenza è diretta ad alimentare la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico e a favorire azioni sociali per promuovere una maggiore inclusione. In tutto il mondo, migliaia di monumenti si tingeranno di blu, in segno di partecipazione all'iniziativa.
Il 2 aprile numerosi monumenti in tutto il mondo si tingeranno di blu, in segno di partecipazione all'evento. Inoltre torna la campagna della Fondazione Italiana Autismo #sfidAutismo19 per la raccolta fondi destinata alla ricerca sui disturbi dello spettro autistico
Cos'è l'autismo
L'autismo fa parte dei "disturbi pervasivi dello sviluppo". Ne fanno parte anche la Sindrome di Asperger, la Sindrome di Rett, il Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato (PDD-NOS) e il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia. Per indicare queste condizioni si usa l'espressione "disturbi dello spettro autistico", che emergono quando sopravviene un alterato sviluppo del cervello. Gli effetti variano da problemi di interazione sociale a quelli di comunicazione, passando per i comportamenti ripetitivi. Possono verificarsi anche disabilità intellettive e alterazioni della coordinazione motoria. I primi sintomi sono visibili già attorno ai due-tre anni del bambino. La diagnosi tempestiva è fondamentale per poter intervenire con terapie farmacologiche che migliorino la qualità della vita del paziente. Non esistono infatti cure definitive per questi disturbi, ma sono disponibili dei trattamenti che possono essere d'aiuto. Inoltre è possibile intervenire con terapie comportamentali. Le cause dei disturbi dello spettro autistico non sono note e dalle ultime stime riguardanti gli Stati Uniti e diffuse da FIA - Fondazione Italiana Autismo, un bambino su 68 soffre di sindrome dello spettro autistico, un dato cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Secondo il Ministero della Salute, nel 10-15% dei casi può esserci una connessione con la genetica.
Cos'è la Giornata Mondiale per l'Autismo
La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo (World Autism Awareness Day) è stata indetta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2008, in quanto la tutela dei diritti delle persone con disabilità - autismo compreso - è parte integrante del mandato dell'organizzazione mondiale. A garanzia di questi individui c'è anche la Convenzione sui diritti delle persone con Disabilità (CRPD). Nell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, sottoscritta nel 2015, la comunità internazionale ha riaffermato il suo forte impegno per creare un mondo più inclusivo, accessibile e sostenibile, con il chiaro obiettivo di non lasciare indietro nessuno. Per questo, la partecipazione alla vita lavorativa di persone con autismo è un requisito essenziale per creare uno sviluppo sostenibile.
Eventi e iniziative Onu
Il Dipartimento per le comunicazioni globali e il Dipartimento economico e degli affari sociali delle Nazioni Unite organizzeranno le attività per la Giornata Mondiale per l'Autismo nel quartier generale di New York, in stretta cooperazione con persone affette dal disturbo e con le organizzazioni che le rappresentano. Segno universale scelto per celebrare la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo è il blu, colore con cui in tutto il mondo, il 2 aprile, vengono colorati i monumenti più importanti grazie a un gioco di luci. Tra gli obiettivi dell'Onu c'è quello di eliminare le barriere di ogni tipo, che impediscono alle persone autistiche un accesso democratico alla vita civile. A settembre 2018 il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha lanciato una nuova strategia sulle nuove tecnologie, che mira a definire come il sistema Onu supporterà l'uso di questi mezzi per accelerare il raggiungimento degli obiettivi della 2030 Sustainable Development Agenda e l'allineamento con i valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Eventi e iniziative in Italia
In linea con le attività delle Nazioni Unite, anche in Italia saranno tante le piazze e i monumenti che, da nord a sud, si illumineranno di blu o avranno un segno di questo colore. Tanti volontari saranno per le strade, pronti a raccontare il quotidiano di chi convive con l'autismo e delle loro famiglie. Dall'1 al 14 aprile in Italia torna poi #sfidAutismo19, le iniziative organizzate dalla Fondazione Italiana Autismo per sostenere la ricerca scientifica e l'inclusione delle persone con autismo e delle loro famiglie. La quarta edizione della campagna prevede la possibilità di fare donazioni tramite sms o chiamate fisse. I fondi raccolti saranno destinati a progetti di ricerca rivolti all'istruzione, alla formazione degli operatori della scuola, della sanità e dei servizi sociali, oltre che alla ricerca in campo biomedico e pedagogico.
Tratto da www.tg24.sky.it