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Ogni individuo sia valorizzato in quanto persona e non per quello che produce

mercoledì 2 gennaio 2019

SIAMO UNA COMUNITÀ' DI VITA E UN PAESE RICCO DI SOLIDARIETA'


Messaggio di fine anno del presidente della Repubblica con ampio spazio destinato alla riflessione sulla condivisione di valori, prospettive, diritti e doveri che uniscono tutti gli italiani: “Non dobbiamo avere timore a manifestare sentimenti che rendono migliore la nostra società”

ROMA – L'invito a non avere nessun timore a manifestare quei buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società, la sottolineatura dell'Italia come di un paese ricco di solidarietà, dove la società civile è arrivata con più efficacia e con più calore umano delle istituzioni pubbliche. E' l'Italia che “ricuce”, l'Italia positiva, quella che dà fiducia, come fanno le realtà del terzo settore e del non profit, al centro del messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quattordici minuti, dal Quirinale, per parlare “dell'esigenza di sentirsi e di riconoscersi come una comunità di vita”.
 “Sentirsi 'comunità' – scandisce Mattarella - significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa 'pensarsi' dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese. Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilità e timore”.
Ed ecco il lungo passaggio dedicato ai “valori coltivati da chi svolge seriamente, giorno per giorno, il proprio dovere; quelli di chi si impegna volontariamente per aiutare gli altri in difficoltà. Il nostro è un Paese ricco di solidarietà. Spesso la società civile è arrivata, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti non raggiunti dalle pubbliche istituzioni. Ricordo gli incontri con chi, negli ospedali o nelle periferie e in tanti luoghi di solitudine e di sofferenza dona conforto e serenità. I tanti volontari intervenuti nelle catastrofi naturali a fianco dei Corpi dello Stato. È l’Italia che ricuce” e che dà fiducia. Così come fanno le realtà del Terzo Settore, del No profit che rappresentano una rete preziosa di solidarietà”. “Si tratta – continua Mattarella - di realtà che hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e che meritano maggiore sostegno da parte delle istituzioni, anche perché, sovente, suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli, degli emarginati, di anziani soli, di famiglie in difficoltà, di senzatetto. Anche per questo vanno evitate 'tasse sulla bontà', è l’immagine dell’Italia positiva, che deve prevalere”, dice con fugace riferimento alle polemiche che hanno accompagnato le misure della manovra economica che penalizzano il non profit e sulle quali il governo ha garantito una riparazione nel primo provvedimento utile del 2019.
 “Ho conosciuto in questi anni – dice Mattarella in un altro passaggio - tante persone impegnate in attività di grande valore sociale; e molti luoghi straordinari dove il rapporto con gli altri non è avvertito come un limite, ma come quello che dà senso alla vita. Ne cito uno fra i tanti ricordando e salutando i ragazzi e gli adulti del Centro di cura per l’autismo, di Verona, che ho di recente visitato. Mi hanno regalato quadri e disegni da loro realizzati. Sono tutti molto belli: esprimono creatività e capacità di comunicare e partecipare. Ne ho voluto collocare uno questa sera accanto a me. Li ringrazio nuovamente e rivolgo a tutti loro l’augurio più affettuoso”.

Tratto da SuperAbile INAIL

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